L’acqua alcalina e l’approccio antiacido.

Oggi, parlando di acqua alcalina, vi voglio raccontare di un argomento che è stato al centro di un convegno al quale ho fatto da moderatrice qualche mese fa e a cui hanno partecipato illustri protagonisti della medicina naturale: l’approccio antiacido.

 
Tutti i presenti promuovevano la dieta alcalina. Al di là di quanto sostengano i detrattori della dieta alcalina, ci sono studi scientifici (*), che mirano a dimostrare la correlazione tra ph sanguigno e alimentazione. E che un ambiente acido sia associato alle malattie tumorali è quanto messo in luce dal premio nobel  medico e fisiologo tedesco Otto Heinrich Warburg. Il concetto è stato poi approfondito dal professor Umberto Veronesi.  Recentemente, studi americani di cui ha scritto e si occupa il dottor Stefano Fais, Dirigente di Ricerca nel Dipartimento di Oncologia e Medicina Sperimentale dell’Istituto Superiore di Sanità, tendono ad affermare che l’acidità non solo sia generata dal tumore ma è la condizione ideale in cui il tumore si origina e prolifera.
Detto questo sono tutti concordi sul dire che la dieta alcalina sia salutare.
 
Infatti incoraggia il consumo di frutta, verdura e cibi sani e non esclude i cibi acidi ma li consiglia in una rapporto alcalini-acidi 70 a 30. E quando la quotidianità ci fa sgarrare rispetto a queste indicazioni, c’è la possibilità di migliorare l’alcalinità dell’acqua che assumiamo.
Una bustina di questo alcalinizzante (Alkavita power) consente di assumere quotidianamente minerali e oligoelementi e quindi può essere d’aiuto a tutti poiché viviamo in ambienti inquinati che ostacolano l’assimilazione di molti nutrienti. In particolare studi dimostrano che l’alcalinizzante aiuta chi soffre di acidità legata a una cattiva alimentazione, chi si alimenta in modo sbilanciato (eccesso di proteine),  chi ha ritmi di vita stressanti o abitudini poco salutari (fumo, alcool, mancanza di attività fisica), e infine atleti o sportivi (soprattutto se assumono integratori proteici non bilanciati). Recenti studi ne hanno constatato l’utilità anche per anziani affetti da osteoporosi o da perdita cronica di bicarbonati.
Ma cosa deve contenere un buon alcalinizzante? Questo contiene:
  • Il Magnesio che è necessario per tutti i maggiori processi biologici, come la produzione di energia cellulare
  • Lo Zinco che svolge un’ampia gamma di ruoli biologici a livello enzimatico 
  • Il Lithothamnium calcareum, un’alga rossa che mantiene in salute il tessuto osseo 
  • L’ortica,  utile per le funzionalità depurative dell’organismo per la funzionalità articolare e per il benessere di unghie e capelli.
  • La famiglia dell’equiseto (Equisetaceae) che aiuta a rimuovere fisiologicamente l’eccesso di fluidi, favorisce il riposo notturno ed è un coadiuvante nel potenziamento delle difese immunitarie.
  • Il broccolo (Brassica oleracea) che svolge un azione antiossidante grazie alla presenza dei flavonoidi.
 E poi ci sono le mie abitudini alcalinizzanti
Per esempio l’acqua e limone al mattino.
 E poi una coccola.
Il buonissimo the kukicha che alla mattina preparo per la colazione di mia figlia, offro alle mie amiche e sorseggio quando lavoro davanti al computer.
Provate ad alcalinizzarvi e fatemi sapere se vedete cambiamenti rispetto a problemi di: stanchezza cronica (un corpo acido necessità più energia, visto che le scorie acide ostacolano il corretto svolgimento dei processi enzimatici a livello cellulare), reflusso acido (l’acidosi  blocca completamente il sistema “tampone” dello stomaco), dolori muscolari (la presenza di scorie acide determina contratture, crampi e infiammazioni), reazioni allergiche (l’acidità tissutale fa sì che i linfociti non siano più in grado di distinguere tra aggressione virale e sostanze tossiche), calo delle difese immunitarie (il continuo stress delle difese immunitarie, alla lunga ne compromette l’efficacia).
Disclaimer. Questo articolo contiene dei link. Si tratta di un modo per far sopravvivere il blog, ma come tutti i contenuti del sito rappresenta il punto di vista dell’autore.
* A tal proposito vi invito a leggere un’esplicativa intervista al seguente link:
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/medicina-non_convenzionale/dieta-alcalina-cura-dei-tumori