Agricoltura giapponese e Fukuoka
Agricoltura giapponese : oggi vi parlo di un argomento molto interessante in cui sono incappata quasi per caso proprio mentre il mio interesse per la cultura nipponica sta crescendo sempre più. Leggendo un libro sull’agricoltura sostenibile mi sono imbattuta nel metodo Fukuoka che non è la sola agricoltura giapponese esistente, ovviamente, ma ben si rispecchia col messaggio di una vita naturale che è protagonista in quasi tutti i contenuti del mio blog.
Chi è Masanobu Fukuoka?
E’ l’ideatore dell’agricoltura del non fare o agricoltura naturale. La differenza fra quella di Fukuoka e gli altri tipi di agricoltura biologica è la sua totale estraenità dalla modernità. L’agricoltura naturale infatti impone di uscire dalla dipendenza meccanica, di trasformare la semina, la mietitura e la raccolta in semplici atti lasciando grande spazio alla Natura stessa, perseguendo il principio del non fare. Perchè la Natura è abbastanza sapiente per fare tutto da sola.
Fukuoka ha lasciato questa terra il 16 agosto 2008 donando una grande eredita al suo popolo.
Ecco in breve sintesi i pilastri della sua Agricoltura del non fare
Il metodo della “non-azione” è basato su quattro principi fondamentali:
- Nessuna lavorazione, cioè niente aratura. La terra secondo Fukuoka si lavora da sé grazie all’azione di penetrazione delle radici e all’attività dei microrganismi e della microfauna del suolo.
- Nessun concime chimico o compost. Lasciato a se stesso, il suolo conserva naturalmente la propria fertilità, in accordo con il ciclo naturale della vita vegetale e animale (per arricchire il terreno di nutrienti vale la regola di apportarne con vegetali differenti).
- Né diserbanti, né erpici. Le piante spontanee hanno un ruolo specifico nella fertilità del suolo e nell’equilibrio dell’ecosistema. Se ci sono c’è un perchè. Come norma fondamentale dovrebbero essere controllate ma mai eliminate del tutto.
- Nessun impiego di prodotti chimici. L’atteggiamento più sensato per il controllo delle malattie e degli insetti è avere delle colture vigorose in un ambiente sano e se si verifica uno squilibrio non lo si cura di certo rimuovendo il sintomo .
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