Coronavirus . Come spiegarlo ai bambini. Guarda il video.
Coronavirus: Ecco cosa dicono psicologi e pedagogisti: tratto dal Corriere della sera., a cura di Daniele Novara, pedagogista fondatore del Cpps a Piacenza.
….Il genitore educativo
Il genitore educativo è quello che mantiene una presenza senza che questa presenza assuma contorni allarmanti e ansiogeni. I bambini vivono il restare in casa come un’esperienza ludica di vacanza. È importante che i genitori non li coinvolgano in discorsi fuori dalla loro portata o li espongano a informazioni televisive o digitali che sono di difficile gestione anche per gli stessi adulti specialmente quando compare il tema della morte (che a partire dal quinto anno di vita il bambino è in grado di cogliere e di comprendere come perdita definitiva). Qualche genitore e insegnante, incautamente come già capitato per il Giorno della Memoria con bambini di 7, 8 e 9 anni, pretende di coinvolgerli come se fosse possibile a un soggetto con capacità cognitive e un pensiero reversibile molto scarso di cogliere la complessità della situazione. Si rischia solo di creare angoscia che poi i figli piccoli non sono in grado di rielaborare sul piano psicologico e cognitivo. Fino a 6, 7 anni si può tranquillamente dire che per alcuni giorni i bambini non andranno a scuola, non è necessario spiegare in maniera dettagliata i motivi. Per quelli più grandi, a partire dagli 8 anni quando il pensiero è un po’ più formato, si può segnalare la presenza di una malattia che dobbiamo evitare e quindi ognuno resta a casa sua….
Grazie al mio lavoro di giornalista ho spesso intervistato psicologi e pedagogisti e quindi è stato semplice orientarmi tra i diversi interventi comparsi sulla stampa. 3 i punti che condivido appieno.
- gestire la propria ansia per non trasmetterla ia bambini
- informarli senza dare spiegazioni dettagliate ma senza nemmeno minimizzare quello che sta accadendo
- evitare che arrivino loro informazioni dirette da tv e internet
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