Educazione parentale , l’esperienza di Beatrice Udali.

L’ Educazione parentale è una realtà molto più fattibile di quello che si possa immaginare. Sentite la testimonianza di Beatrice Udali, coordinatrice del Progetto Colibrì Scuola Parentale nel territorio cremasco, raccolta a margine di una puntata di Pianeta bimbo che potete rivedere sul canale Youtube di Telecolor.

Ecco il contenuto dell’intervista.
– cos’è l’educazione parentale
– perché si sceglie
– gruppo/homeschooling /unschooling
– esami fine anno
– autoapprendimeno e sostegno alla creatività, ai talenti, alle predisposizioni naturali
– attenzione alla “descolarizzazione” periodo di passaggio tra scuola tradizionale e percorso di educazione parentale

Qualcosa di più su Beatrice Udalieducazione parentale con Beatrice Udali

Laureata in Lettere Moderne con una tesi in Antropologia Culturale sul Corpo come veicolo di comunicazione culturale nella danza, ideatrice e coordinatrice del Progetto Colibrì Scuola Parentale nel territorio cremasco.
mail beatriceudali@yahoo.it
Ecco cosa scrive il sito b-hop sul progetto Colibrì
di Anna Maria Cebrelli – La scuola può essere altro rispetto a quanto siamo abituati; può diventare un insegnamento vivo, vibrante perché passa attraverso l’esperienza e il rispetto: così è nata quest’anno, nel Cremonese, I Colibrì. Si tratta di una scuola di educazione parentale e biocentrica che accogliebambini dai 3 ai 14 anni e basa la sua operatività sul metodo attivo e di compartecipazione, camminando mano nella manocon varie pedagogie (Metodo Asiri, Steiner, Toro, Lodi, Summerhill, pedagogia della lumaca, movimento biodanza).
Le prime settimane degli 11 bambini oggi iscritti sono trascorse in esperienze diverse: tra fiori australiani, pomodori, sagome, poiane e nuvole piumate, scoprendo il valore dell’andare oltre… giocando. Scoprendo che se è difficile stare insieme, in generale e tra le diverse età, è importante condividere prima di giudicare, collaborare prima di competere, comunicare prima di sentirci incompresi e ascoltare… ascoltare… ascoltarsi.

Quello che via via si svela sempre più chiaramente è un mondo davvero diverso: “il nostro intento, e tutto il progetto, è ridare profondità all’educazione nel suo significato profondo divalorizzazione dei talenti personali, in cui si impara non partendo dalle nozioni ma da un apprendimento di sé e del vivere. Ogni aspetto della vita pratica quotidiana contribuisce a creare uno spazio in cui sperimentare e imparare; dove l’empatia e la relazione giocano un ruolo primario nella formazione dell’identità e delle conseguenti scelte per la propria vita, dove l’ambiente e la natura sono parte integrante della formazione come individui”: spiega a b-hop Beatrice Udali, che ha creato e scritto il progetto dei Colibrì.

Laureata in Antropologia Culturale, diplomata in Arteterapia (con una formazione biennale) e insegnante della primaria per 10 anni, facilitatrice di biodanza, Beatrice è un vulcano di energia e passione. Racconta: “Al centro di ogni esperienza fatta ai Colibrì c’è la vita: non solo quella dell’uomo ma di ogni forma vivente, di tutta la Natura“.

Per l’articolo integrale visitate il sito b-hop e per altre realtà vicine clicca qui.