Il quinto gusto , l’umami, e la crema di edamame

Il quinto gusto ,l’umami,  è una delle scoperte che ho fatto grazie alla chef di cucina zen Yoshie che me ne ha parlato mentre mi spiegava come preparare una squisita crema di edamame con cachi. Ecco a voi la ricetta ed il suo racconto.

Crema di edamame con caco mela

<Kaki no zunda-ae>

Ingredienti per 2 persone:
1/2 Caco mela piccolo
Edamame sbollentati (pellicine eliminate) 50gr
Brodo di alga Kombu 1 cucchiaio (o solo l’acqua minerale in alternativa)
Mirin 1 cucchiaino (oppure un pizzico di zucchero di canna se il caco non e’
abbastanza dolce; se il caco e’ dolce non occorre aggiungere il Mirin/zucchero)
Sale q.b.
Procedimento:
1. In un mortaio giapponese schiacciare gli edamame finche’ diventino come una
crema densa.
2. Aggiungere il brodo di alga kombu o semplicemente l’acqua minerale per aggiustare
la densita’ della crema.
3. Aggiungere un po’ di Mirin o zucchero di canna. (Se il caco e’ dolce, non occorre
aggiungere il Mirin/zucchero)
4. Aggiungere un pizzico di sale per esaltare la dolcezza del caco.
5. Sbucciare il caco e tagliarlo in pezzi al bocconcino.
5. Mescolare delicatamente il caco e la crema di edamame. Prima di servire guarnire
con un po’ di edamame interi (non schiacciati).
n.b.
Le dosi indicate sono per 2 persone salvo qualche eccezione specificata.
1 Tazza = 200cc (salvo eccezione di tazza da riso giapponese da180 cc)
1 Cucchiaio = 15cc
1 Cucchiaino = 5cc

Ed ora vi anticipo qualcosa di più sui piatti della cucina zen che la chef  Yoshie preparerà nei mei prossimi video. Tutti piatti vegani.

Kuri gohan (riso cotto con le castagne)
• Sumashi-jiru (brodo)
• Shojin-chikuzen-ni ( verdure stufate con salsa di soia)
• Shojin-age (frittura)
• Kabu no amazu (rapa in agro dolce)
• dolce a base di marmellata di azuki e crema di castagne

Una curiosità

L’umami è stato identificato come un gusto fondamentale nel 1908 da Kikunae Ikeda (池田 菊苗), professore di chimica all’Università imperiale di Tokyo, mentre compiva ricerche sul sapore forte del brodo di alghe. Ikeda isolò il glutammato monosodico come responsabile del sapore