OGGI VI PROPONGO L’INTERVISTA ALL’AMICO VIAGGIATORE e POETA MICHELE SQUERI, andata in onda su Telecolor.

Oltre che essere un viaggiatore, in partenza verso il Circolo Polare Artico, ama scrivere e io amo i suoi racconti. Per questo, augurandogli buon viaggio, vilascioalla piacevole lettura di un suo brano.

A cura di Michele Squeri

ho il mio passo e lo supero di slancio, senza forzare.
quando lo affianco, mi giro un attimo e lo saluto, lui mi risponde con un sorriso vuoto. i denti li ha lasciati chissà dove.
vado avanti. dimentico.
dopo un po’, sento sferragliare e cigolare alle mie spalle, osservo di sfuggita le ombre e noto che qualcuno mi segue da vicino. lascio fare e proseguo con il mio ritmo.
la strada, da piana che era, sale ora leggermente ed un sottile vento a favore aiuta i pensieri e le gambe.
mi affianca. è ancora lui.

sfodera il suo sorriso da tramontana, mi saluta e senza apparente eccessivo sforzo, mi passa davanti.
lascio fare.

la pendenza aumenta leggermente e lui arranca, ma io resto dietro e lo osservo.
monta una vecchissima bicicletta di ferro, con i freni a bacchetta.
lui, forse sui quaranta (forse molti di meno, forse molti di più), spinge con grossi ciabattoni infradito su pedali la cui pedivella è ridotta al solo perno centrale, nella posizione da “seduto in poltrona”.
pantaloni larghi e camicia svolazzante, non riesce a tenere il passo da salita.
lo ripasso, piano, senza mortificarlo, nessun saluto.
poco oltre, raggiungo un atro ragazzo, camicia gialla, splendente come il sole ed una bicicletta di poco migliore della prima.
non ha il ritmo giusto e lo sorpasso.

nel frattempo la strada scorre in leggera discesa e di nuovo “ti spunta un fiore in bocca” mi sopravanza… non ci stavo nemmeno più pensando.

gli resto dietro, siamo quasi in paese e lascio che sia lui a tirare la volata.
tengo d’occhio la distanza che ci separa dal traguardo, valuto le forze che mi sono rimaste, studio l’avversario, decido a quale rapporto affidarmi e, mentre stavo per alzarmi sui pedali per andare a raccogliere, trionfante, l’ovazione del pubblico, “giallo sole” sorprende entrambi all’interno e va a vincere la tappa.