Un bel sorriso è indice di salute ma per conservarlo non basta una corretta igiene. Nell’artico scoprirete quali sono i cibi cariogeni e quali, al contrario, rinforzano i denti.
Un bel sorriso inoltre è garanzia di salute, nel senso che una buona masticazione consente una migliore digestione mentre un difetto occlusorio può provocare disturbi alla colonna vertebrale anche gravi.
Come sempre, per gli approfondimenti, lascio la parola agli esperti. Ecco tutti i consigli della Dr.ssa Paola Falchetti, specialista in chirurgia e protesi dentaria dello Studio Dentistico Roma San Giovanni .
”I nostri denti, anche se possono sembrare semplici appendici che emergono dalle gengive sono in realtà da considerarsi veri e propri organi, composti esternamente da tessuti via via meno duri e resistenti: la parte più esterna è lo SMALTO, di gran lunga il tessuto più duro che li costituisce, segue la DENTINA e poi arriviamo alla componente nervosa circondata da vasi arteriosi e nervosi.
La funzione principale dei denti è quella masticatoria: è afferrare, sminuzzare e masticare il cibo; inoltre non meno importante è la funzione che i denti svolgono durante la fonazione, non a caso nelle riabilitazioni protesiche importanti, il dentista fa molta attenzione a come parla il paziente e pronuncia alcune consonanti.
Quanto i nostri denti sono importanti per la salute e il suo mantenimento nell’essere umano
L’inizio della digestione comincia proprio con loro: i denti masticano il cibo che viene imbevuto di saliva e si forma cosi il bolo alimentare. Una corretta masticazione, veicolata da denti ben allineati, sani e integri consente di agevolare nel suo compito lo stomaco, diminuendo la possibilità di infiammazioni, come la diverticolite, soprattutto a seguito per esempio di ingestione di carne. L’infiammazione dei diverticoli, che sono una sorta di tasche che si formano tra la mucosa e i canali sottostanti (una sorta di invaginazione), avviene se si insediano dei residui alimentari grossolani solidi (perché NON correttamente masticati).
Abbiamo più volte stressato il concetto che i denti influiscano sulla postura. Serrare e digrignare i denti di giorno o talvolta di notte determina un sovraccarico della muscolatura masticatoria, con ripercussioni discendenti più o meno gravi sulla colonna vertebrale, da li dolori alla cervicale che possono discendere alla spalla, talvolta al braccio.
Così come i denti rappresentano un elemento fondamentale per la nutrizione e, cosi i fattori alimentari stessi, la tipologia di cibo che ingeriamo può determinare o meno lo stato di salute dentale.
La più nota e frequente patologia che mina la salute dei nostri denti è la CARIE”.
Nello stato iniziale parliamo di erosione dello smalto che deriva principalmente da 3 fattori:
- Quantità dello strato smalteo che è geneticamente determinata
- pH della saliva
- sostanze acide che residuano nel cavo orale.
“Sia la quota di smalto – spiega la dr.ssa Falchetti -che il ph della saliva sono fattori dipendenti esclusivamente dal soggetto in questione e sui quali è impossibile intervenire qualora fossero sfavorevoli o predisponenti alla carie. Discorso a parte e, ovviamente correlato al cibo che ingeriamo riguarda il terzo punto.
Gli acidi derivano in parte dalla normale composizione degli alimenti, in parte dalla fermentazione batterica, della quale sono responsabili: streptococchi, lattobacilli, corinebatteri, actinomiceti, stafilococchi e alcuni anaerobi. Chiaramente la tipologia alimentare prediletta dai batteri, in particolare dal lactobacilli sono i CARBOIDRATI.
Come ovviare? L’ideale è ridurre a un 10% l’assunzione di carboidrati semplici quali zuccheri e provvedere ad una igiene orale, banale spazzolamento, dopo ogni pasto.
Quali sono invece gli alimenti nemici dei denti? Quelli cioè che hanno una azione corrosiva dell’acido sullo smalto.
Le mele per esempio contengono l’acido malico, gli agrumi l’acido citrico, l’uva e il vino l’acido tartarico, la coca cola l’acido fosforico, e lo yogurt l’acido lattico. Per l’eliminazione di tali sostanze si consiglia invece di attendere dai 20 ai 60 minuti dopo il termine del pasto, prima di utilizzare lo spazzolino. Questo perché gli acidi contenuti nei cibi possono aumentare la loro capacità di demineralizzazione se sottoposti all’ azione meccanica dello spazzolino. Pertanto, è opportuno attendere che il ph alcalino della saliva tamponi l’acidità della bocca.
Ricordiamo inoltre che lo smalto è fondamentalmente composto da Calcio, e nella sua fissazione svolge un ruolo fondamentale il FLUORO, che agisce pertanto anche sulla densità scheletrica. E’ quindi deducibile che una dieta carente di questi minerali, oltre a compromettere la densità scheletrica, possa incidere negativamente sul mantenimento dello smalto. NB. Il fluoro sembra svolgere un’azione protettiva sui denti anche ad uso topico, si parla spesso di fluoroprofilassi soprattutto nei bambini.
Se invece abbiamo una dieta carente di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vit. C e vit. E, possiamo avere ripercussioni negative sulle GENGIVE, che sostengono i denti, causandone per esempio retrazione che può portare all’insediamento nelle zone radicolari di residui alimentari, causando carie radicolari, le quali attaccando direttamente la dentina, sono piuttosto aggressive. Pare sia importante consumare Yogurt, che contenendo lattobacilli, e quindi batteri FISIOLOGICI tende a preservare i tessuti dall’azione nociva dei microorganismi patogeni (analogamente a quanto accade nelle mucose intestinali e degli organi riproduttori), e quindi protegge le gengive.
La consistenza, infine, di alcuni alimenti semi-liquidi o collosi favorisce più di altri l’insorgenza di carie dentaria. Gli alimenti come marmellate, crackers, biscotti, fette biscottate che assumono una consistenza di poltiglia aderiscono e lasciano più residui sui denti, per cui favoriscono la proliferazione dei batteri e la formazione degli acidi. Al contrario, i cibi più duri (nocciole, mandorle, noci, carote, finocchi, sedano ecc.) favoriscono l’UTILIZZO della dentatura e lasciano meno residui fermentabili dai batteri del cavo orale.
Mangiare in modo scorretto può esporre il nostro corpo, ma nella fattispecie i denti, a patologie di vario tipo come carie o gengivite. Le cure che dedichiamo alla nostra bocca, un piccolo ecosistema a se stante oltre all’igiene, devono includere una selezione scrupolosa di cibi e bevande. Carenze di magnesio, zinco, ferro, manganese, selenio, vitamine C ed E possono determinare gengiviti e malattie parodontali e indurre un calo delle difese immunitarie che può incidere non solo sul benessere dell’organismo, ma anche su quello della bocca”.
Quali sono gli alimenti “amici” del sorriso?
“Il latte con tutti i suoi derivati, – continua la dr.ssa Falchetti -visto l’elevato contenuto di calcio, proteggono e garantiscono la bellezza dei denti. E’ importante spazzolare bene i denti per eliminare i residui di lattosio, che alimenta la flora batterica del cavo orale.
Bieta, spinaci e insalata invece stimolano la salivazione e aiutano a pulire la bocca, cosi come la frutta croccante e che contiene fibre tipo la mela, oltre ai frutti di bosco che contengono sostanze antibatteriche capaci di ridurre i depositi di placca dell’80% (purché assunti senza zucchero).
Sedano e carote idratano ed eliminano la placca; rapanelli, pomodori, crescione e ciliegie contengono fluoro quindi lo smalto dentario.
Fagioli e gli altri legumi che hanno ferro e magnesio sono utili alla salute di denti e gengive, la carne bianca, il pesce e i legumi, in particolare i fagioli, contengono ferro e magnesio utili alla salute di denti e gengive.
Tra i carboidrati è bene prediligere quelli integrali, perchè richiedono una masticazione più lunga rispetto a quella necessaria per i prodotti raffinati; pane e pasta bianchi e i prodotti da forno industriali aumentano i depositi di placca e la formazione di tartaro.
Tra le bevande, il vino rosso, grazie ai polifenoli, inibisce la capacità dei batteri di aderire alla superficie dentale”.
Quali sono gli alimenti “nemici” del sorriso?
“Gli alimenti che rappresentano una minaccia per il nostro cavo orale sono quelli che indeboliscono lo strato protettivo dei denti, dipendente dal loro livello di acidità.
GLI AGRUMI per esempio, pur essendo ricchi di vitamine tra cui la C, che protegge le gengive, contengono acido citrico, fortemente abrasivo per lo smalto. Possiamo e dobbiamo mangiarli ma ovviamente è importante l’igiene orale o un risciacqui dopo averli consumati.
LE BEVANDE GASSATE, sono dannosissime a causa della loro composizione
ACETO E BIRRA da recenti studi sembra triplicherebbero l’azione dannosa a carico dello smalto
E’ utile ribadire il concetto che va limitato l’uso di dolciumi, carboidrati e snack di vario tipo, spesso consumati insieme a bibite gassate che ne moltiplicano l’effetto nocivo”.
L’azione che hanno i cibi sui tessuti dentari può essere:
- cariogena: aumento sensibile del rischio di carie;
- cariostatica: azione neutra, non influiscono sul processo carioso;
- anticariogena: contrastano la formazione della carie.
Tra gli alimenti anticariogeni rientrano in generale tutti quei cibi che:
- sono croccanti e duri che richiedono una masticazione più importante, durante la quale detergono e che massaggia denti e gengive;
- contengono calcio e fluoro;
- favoriscono la proliferazione di batteri “benefici”;
- non hanno consistenza pastosa;
- non sono acidi;
- hanno un basso o nullo contenuto di zuccheri.
- Un esempio sono frutta fresca non troppo acida e non zuccherina (pere e mele con buccia); frutta secca a guscio (mandorle, nocciole, noci…);verdure fibrose e crude (es. carote, lattuga, finocchi, peperoni…);
- Formaggi stagionati, latte e latticini;
- Acqua e bevande senza zucchero e alcaline (contrastano l’acidità del cavo orale, rimuovono i residui di cibo e, a seconda della composizione, possono apportare minerali preziosi come il calcio e il fluoro);
- Parliamo poi dei chewing-gum senza zucchero, che possiamo definire anticariogeni. Lo xilitolo, ormai onnipresente in questi prodotti, pur avendo un certo potere rinfrescante e dolcificante non viene attaccato dai batteri della placca ed esercita una blanda attività antibatterica. Inoltre, la masticazione dei chewing-gum stimola la produzione di saliva, la quale favorisce la detersione e la rimozione dalle superfici dentali dei residui alimentari, oltre ad espletare un’azione “disinfettante” nei confronti dei batteri.
Ovviamente, le gomme da masticare non possono e non devono sostituire una corretta igiene orale con spazzolino, dentifricio e filo interdentale.
Infine ecco alcuni alimenti con cui arricchire la nostra dieta per avere denti più sani.
- Mandorle: ricche di calcio, fosforo, potassio, magnesio e zinco. Aiutano a rimineralizzare i denti e a proteggere lo smalto. Il calcio, come sappiamo bene, rafforza i denti.
- Mele: E’ vero che una mela al giorno toglie il medico di torno e protegge i denti. Le mele sono ricche in acqua e fibre. L’acqua diluisce gli zuccheri naturali delle mele e aiuta a stimolare la produzione di saliva. Ciò contribuisce ad una azione meccanica e di diluizione dei residui alimentari e la bocca è più pulita
- Fragole: ricche di vitamina c, Diminuiscono la possibilità che i denti si macchino con vino e caffè
- Kiwi: hanno una altissima concentrazione di vitamina C, ma sono meno acidi di arance limoni o pompelmi, risultando quindi più salutari per i nostri denti
- Carote: Come le mele se consumate crude detergono la bocca con l’azione meccanica della masticazione . Sono ricche di acqua e aiutano la produzione di saliva.
- Te’ verde: contiene catechine, sostanze in grado di combattere l’infiammazione e le infezioni batteriche.
- Uvetta: possiamo sostituire questo alimento alle caramelle perché contiene sostanze in grado di aggredire i batteri che provocano la carie.
- Cipolle: consumate crude, svolgono una potente funzione antibatterica e antimicrobica, che agisce già a livello della bocca, con la conseguenza di una prevenzione naturale della carie e dei problemi gengivali, anche se non rappresentano un cibo per mantenere l’alito fresco
- Sesamo: sono ricchi di calcio, ma possiamo anche consumare i semi di girasole, i semi di zucca e tanti altri semi che possono arricchire la nostra alimentazione quotidiana
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